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ABUSO E MALTRATTAMENTO

LIBERI TUTTI – INDICE REGIONALE SUL MALTRATTAMENTO ALL’INFANZIA IN ITALIA

LIBERI TUTTI

Indice regionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia

PREFAZIONE

La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’ado- lescenza, adottata il 20 novembre 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, afferma che “ogni bambino e ogni bambina ha diritto alla vita, al nome, ad una famiglia, alla sua identità; ha diritto ad esprimere la propria opinione, ad es- sere ascoltato; ogni bambino e ogni bambina deve godere di li- bertà di espressione, di pensiero, di religione e di associazione; ogni bambino e bambina deve essere tutelato da ogni forma di violenza e di sfruttamento sessuale ed economico; ogni bam- bino e ogni bambina ha il diritto alla salute, a vivere libero da condizioni di povertà e degrado e soprattutto ha diritto ad una educazione di qualità, ha diritto al gioco. Ogni Stato è chiamato a rendere effettivi questi diritti indipendentemente dalla raz- za, dal colore della pelle, dal sesso, dalla lingua parlata, dalla religione professata e dall’origine nazionale, etnica e sociale”.

La Convenzione ci chiede, dunque, di considerare le bam- bine e i bambini cittadini a pieno titolo, e di riconoscere a ogni bambino e bambina il diritto fondamentale di essere accolto e di crescere all’interno di un ambiente familiare sereno. Nonostante le prescrizioni contenute nella norma- tiva sovranazionale e nella normativa nazionale (penso, ad esempio, alla ratifica con la Legge n.172/2012, della Con- venzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale e alla ratifica, con la Legge n. 77/2013, della Convenzione di Istanbul del Con- siglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violen- za nei confronti delle donne e la violenza domestica) molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, continuano a essere vittime di violenze o abusi, di discriminazione, di emarginazione o a vivere in condizioni di grave trascura- tezza.

Il Progetto di ricerca elaborato da Cesvi – Organizzazione della società civile impegnata da più di trent’anni “ovunque nel mondo dove c’è più bisogno” – costituisce uno stru- mento innovativo per comprendere meglio cosa è stato fatto e cosa bisogna fare per prevenire e contrastare i mal- trattamenti all’infanzia.

Lo studio ha permesso di creare un Indice sintetico regio- nale sul maltrattamento in Italia che misura la vulnerabilità dei minori rispetto alle capacità di protezione del contesto in cui le bambine e i bambini vivono, combinando un indi- catore regionale dei fattori di rischio e un indicatore delle politiche e dei servizi di prevenzione e contrasto.

La complessità della metodologia è resa necessaria dalla multidimensionalità dei fenomeni sociali, comunitari, rela- zionali e individuali che sottendono al fenomeno del mal- trattamento e che interagiscono nel suo determinismo. La rilevanza pratica dell’Indice risiede nel classificare i territori in base alla capacità di intervento dei servizi sociali, nell’in- dividuare i bisogni esistenti e i programmi di intervento per la protezione dei minori.

La ricerca offre, dunque, una nuova chiave di lettura del fe- nomeno e fornisce elementi di riflessione e indicazioni utili ai decisori politici, alla Pubblica Amministrazione e a tutti gli altri attori, istituzionali e della società civile, impegna- ti nel prevenire e contrastare i maltrattamenti sui minori soffermandosi anche sulla necessità di intervenire sugli adulti maltrattanti per ridurre la trasmissione intergene- razionale del maltrattamento sui bambini; sull’opportunità di prevedere politiche integrate sul fenomeno nonché sulla costruzione di adeguati sistemi informativi.

In tale ottica si inserisce, peraltro, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile che sottolinea le interconnessioni tra sviluppo, rispetto dei diritti umani, democrazia e buon governo e indica, altresì, l’importanza di migliorare le con- dizioni di vita dei minori garantendo loro la necessaria pro- tezione, sia per favorire pari e piene opportunità di vita sia per rafforzare il capitale umano della società e ridurre le diseguaglianze.

È nostro dovere garantire i diritti dei bambini e delle bam- bine, degli uomini e delle donne di domani, perché un mon- do che non rispetta e ama le nuove generazioni è un mon- do senza futuro.

La ricerca di Cesvi ci mette di fronte alla necessità di col- mare il vuoto che esiste tra i diritti garantiti dalle norme e i diritti negati dalla realtà quotidiana.

“L’umanità” – come ha affermato Kofi Annan già Segretario generale dell’ONU – “deve all’infanzia il meglio di ciò che ha da offrire”.

 

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