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Rinnovo del consiglio direttivo SIP -Società Italiana di Pediatria

Elezioni SIP

A Firenze si vota il 21-22 Novembre per il rinnovo del consiglio direttivo SIP - Società Italiana di Pediatria.

La Fimp è presente.
Osama Al Jamal candidato alla carica di vice presidente, Miriam Alessi e Valeria Lollibrigida consigliere junior.
#perunapediatrianuovaeunita

 

Vi aspettiamo a Firenze il 21 e il 22 novembre per costruire insieme una Pediatria nuova e unita.
Se volete conoscere meglio il nostro impegno potete leggere il nostro programma inquadrando il QRCode qui ☝️, o al seguente link https://shorturl.at/y9oh8

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 Per una Pediatria nuova e unita

Nei prossimi anni la Pediatria italiana dovrà affrontare numerose sfide, alcune molto complesse e destinate a incidere profondamente sulla nostra pratica professionale quotidiana. La Società Italiana di Pediatria dovrà svolgere un ruolo da protagonista nella gestione di questo cambiamento, ma per farlo è necessario avere una SIP profondamente rinnovata negli obiettivi, nell’azione e nelle procedure.

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I nostri punti fermi

Una Pediatria moderna e, quindi, una SIP in grado di interpretarla e rappresentarla in maniera adeguata, deve innanzi tutto partire da alcuni fondamentali punti fermi che riguardano principi e assetti organizzativi.

  • L’unicità della Pediatria. Considerare Pediatri di famiglia, Pediatri ospedalieri e Pediatri universitari come entità distinte non consente di attuare quella fondamentale sinergia delle specifiche competenze cha appare oggi sempre più indispensabile per garantire salute e benessere al bambino e all’adolescente, e serenità alle loro famiglie.
  • L’imprescindibilità dell’Area Pediatrica. Come sancisce la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, basandosi su solide evidenze biologiche, sociali e culturali, l’età pediatrica va dalla nascita ai 18 anni. Di conseguenza l’Area Pediatrica 0-18 deve diventare una realtà compiuta per quanto riguarda sia l’assistenza territoriale sia quella ospedaliera.
  • Il ruolo centrale del Pediatra. Il benessere del bambino e, ancor più, quello dell’adolescente, è strettamente legato all’interazione ottimale tra psiche e soma: il Pediatra deve avere un ruolo centrale nel garantire il corretto sviluppo fisico e psichico del soggetto in età evolutiva e il compito di essere figura di riferimento e collettore delle competenze specialistiche, anche al di fuori dell’ambito pediatrico, che può essere necessario coinvolgere.
  • La convinzione che l’azione organizzativa della Pediatria deve essere ispirata alla governance clinica quale fine di tutte le componenti della rete pediatrica, nel rispetto dei ruoli riconosciuti dagli stati giuridici vigenti che regolano l’attività professionale nei diversi modelli assistenziali previsti dal SSN.
  • L’urgente necessità di costruire una solida, chiara e pragmatica proposta di riorganizzazione della rete assistenziale ospedaliera. Tutta la sanità pubblica ospedaliera – pediatria compresa – sta vivendo un momento di grande sofferenza, anche a causa di una riduzione sempre più consistente degli organici, non accompagnata da un sufficiente turn-over. Questo porta ad un carico di lavoro spesso insopportabile, che spinge i medici alla “fuga” dalle strutture pubbliche. La SIP deve farsi carico di questo problema e proporre alle Istituzioni competenti soluzioni condivise con tutti gli attori coinvolti nell’assistenza ospedaliera e le Società Scientifiche Affiliate di riferimento.
  • L’esigenza, in ambito universitario, di una riforma della Scuola di Specializzazione con la creazione di percorsi specialistici differenziati (dalle cure primarie alle specialità d’organo), da progettare in armonia con le Società Scientifiche Affiliate e tenendo conto degli effettivi fabbisogni che saranno condivisi con i Ministeri della Salute e dell’Università e della Ricerca. Questo perché i bambini, gli adolescenti hanno bisogno di Pediatri specialisti neurologi, endocrinologi, … e non di neurologi o di endocrinologi dell’adulto che scoprono di essere interessati alla Pediatria. L’Università deve inoltre rafforzare il proprio ruolo di incubatore di ricerca scientifica applicata, anche con il supporto della SIP.

La forza di orientare le scelte

Siamo tutti realisticamente consci che una Società Scientifica come la SIP, per quanto autorevole e prestigiosa, non ha il potere di cambiare da sola scenari che dipendono in larga misura da scelte politiche e istituzionali. Ma deve avere l’autorevolezza e la forza di indicare ai decisori la strada da seguire e gli obiettivi da raggiungere.

E questo significa proporre e sostenere con fermezza:

  • la creazione di linee istitutive di una Rete Pediatrica Nazionale di cui si avverte grande necessità;
  • investimenti nelle nuove tecnologie, come la tele-assistenza: una realtà già in essere, ma che deve essere diffusa in modo capillare per facilitare e rendere più efficiente il dialogo fra ospedale e territorio;
  • investimenti nella prevenzione, attraverso la diffusione degli screening neonatali e delle vaccinazioni, e la promozione del miglioramento degli stili di vita. Come sappiamo, le basi epigenetiche di molte malattie cronico-degenerative e neoplastiche dell’adulto vengono poste già nei “primi mille giorni” di vita. La salute del bambino, il suo benessere e le sue corrette abitudini di vita, idealmente in un ambiente sereno e stimolante, giocano, quindi, un ruolo cruciale nel favorire il benessere futuro e una qualità di vita soddisfacente nell’età adulta;
  • investimenti nella ricerca e nell’assistenza sulle malattie rare. I bambini affetti da malattie rare hanno il diritto di essere seguiti in centri di riferimento, e a loro e alle loro famiglie devono essere riservate tutte le cure possibili;
  • per i bambini e gli adolescenti, la garanzia, uniforme su tutto il territorio nazionale, di poter nascere e crescere in un ambiente ospedaliero idoneo e sicuro, di poter fruire di servizi di servizi di emergenza e rianimazione, e di poter contare su strutture in grado di gestire patologie croniche e complesse;
  • la valorizzazione e il sostegno della figura essenziale dell’infermiere pediatrico, le cui competenze e la cui professionalità sono parte integrante di un modello di assistenza pediatrica evoluto ed efficace.

Dobbiamo inoltre essere consapevoli che il cosiddetto “inverno demografico” che stiamo vivendo, con il drammatico calo della natalità, mette a repentaglio il futuro del nostro Paese e delle nuove generazioni. È imprescindibile che la SIP metta in campo le proprie risorse e competenze, e offra la massima collaborazione ai decisori per contribuire a risolvere questo grave problema.

La forza di cambiare

I Pediatri in formazione

Il futuro della Pediatria è nel vivaio dei giovani Pediatri in formazione. Con questa consapevolezza dobbiamo offrire loro un’adeguata formazione culturale e professionale, con particolare attenzione ai settori più innovativi e moderni della medicina, come le tecnologie computazionali e l’intelligenza artificiale, e spazi e opportunità di ricerca.

Ma dobbiamo offrire loro anche una SIP in grado di valorizzarli e coinvolgerli nella definizione delle strategie e nella gestione di attività e progetti.

Le Società Scientifiche e i Gruppi di Studio

Ferma restando la centralità della Pediatria generale, è innegabile che nel contesto della Pediatria si sono sviluppate, come in tutte le aree della Medicina, numerose branche specialistiche. Non sarà possibile, quindi, affrontare le sfide future senza l’apporto delle Società Scientifiche Affiliate e dei Gruppi di Studio.

Con le Società Affiliate dovrà intensificarsi la collaborazione e l’identificazione di aree di interesse trasversali sulle quali lavorare.

Credo che sarebbe più corretto e rispondente alla realtà delle cose parlare, in futuro, di Società Scientifiche di Area pediatrica “federate” con la SIP e non “affiliate” alla SIP. Questo non diminuirebbe il ruolo centrale della nostra “Casa comune”, ma darebbe alle altre Società pediatriche il giusto peso e il giusto ruolo in una collaborazione che, proprio per la specificità delle diverse competenze, deve essere paritetica e non gerarchica.   Cosi come dovrà esservi collaborazione paritetica anche con altri cardini della Pediatria italiana quali sono la FIMP,  la Sinpef e le altre istituzioni che riuniscono  Pediatri.

È inoltre importante che i Gruppi di Studio, che dipendono direttamente dalla SIP, abbiano una maggiore autonomia operativa.

I Servizi per i Soci

I Soci SIP devono poter contare anche su un insieme di servizi volti a semplificare la gestione della loro attività professionale. Per questo è opportuno ampliare la gamma di quelli già messi a disposizione dalla Società partendo, ad esempio, dall’integrazione della polizza assicurativa già esistente con un complementare supporto sul piano legale.

La SIP nella società

La società in cui viviamo è cambiata profondamente negli ultimi anni e anche la comunicazione “medico-paziente” si sta sempre più rapidamente trasformando. La ricerca di informazioni legate alla salute, in particolare quando l’attenzione è riferita ai bambini e agli adolescenti, si sta spostando sempre più su canali (Internet e Social innanzi tutto) che non coinvolgono direttamente il Pediatra.

La SIP deve farsi protagonista attiva di questo cambiamento orientandolo in modo virtuoso attraverso un contatto diretto sempre più stretto con la scuola, le famiglie e le loro associazioni. Non basta, o non basta più uno spazio del sito Internet dedicato ai genitori. Occorre aprire canali di comunicazione efficace ed efficiente con quel grande e composito spicchio di società che gravita intorno al bambino e all’adolescente.

Per una Pediatria nuova e unita serve una Società Italiana di Pediatria nuova e unita che, pensando in particolare ai giovani pediatri, sia davvero una casa comune di cui valga la pena far parte per il piacere di lavorare, insieme, alla costruzione di un’Area Pediatrica efficace ed efficiente, nel contesto del Servizio Sanitario Nazionale e nell’interesse primario del bambino, dell’adolescente e delle loro famiglie.

Gian Luigi Marseglia (Direttore Clinica Pediatrica -Pavia)
Osama Al Jamal  (Pediatra di famiglia- Cagliari)
Domenico Minasi (Primario Ospedaliero- Reggio Calabria)
Elena Chiappini (Professore associato- Meyer\Firenze)
Claudia Bondone  (Primario Ospedaliero- Ospedale Regina Margherita -Torino)
Mauro Calvani (Primario Ospedaliero- Roma)
Iolanda Chinellato (Primario Ospedalieto- Castellaneta – Taranto)
Enza D’Auria (Dirigente Medico -Buzzi\Milano)
Giuseppe Parisi (Già Primario Pediatra ischia\Napoli)
Angelo Ravelli (Direttore scientifico Istituto Gaslini -Genova)
Miriam Alessi (Pediatra di famiglia-Trapani)
Roberta Arena (Dirigente Medico Neonatologia -Roma)
Valeria Lollobrigida  ( Pediatra di famiglia- Roma)

Guarda i video

 

dott. Gian Luigi Marseglia

dott. Osama Al Jamal

dott.ssa Valeria Lollobrigida

dott.ssa Miriam Alessi

 

 

   

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