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“GIURO CHE NON AVRÒ PIÙ FAME”- ALDO CAZZULLO

RECENSIONE – “GIURO CHE NON AVRO’ PIU’ FAME”

Aldo Cazzullo, “Giuro che non avrò più fame”, L’Italia della ricostruzione Mondadori, Strade blu. 2018. 18 euro.

Come eravamo e come siamo. Via col vento è stato il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere nel dopoguerra. “avevamo 16 milioni di mine inesplose nei campi. Oggi abbiamo in tasca 65 milioni di telefonini, più di uno a testa, record mondiale. Solo un italiano su 50 possedeva un’automobile. Oggi sono 37 milioni, oltre uno su due. Eppure eravamo più felici di adesso”. L’Italia dei nostri padri, l’inizio della ricostruzione e del baby boom. Uscivamo da un periodo difficilissimo, di guerra, violenza, distruzione e grande povertà, ed è nata da queste macerie l’Italia moderna, quella del miracolo economico italiano.

Oggi siamo altrettanto in una situazione difficile, la crisi economica più grave dell’ultimo secolo, che ha prodotto nuova povertà, disoccupazione, sfiducia, ma certo non paragonabile ad una guerra. Perché non provare a ripartire, ricostruire, magari partendo da un nuovo baby boom? Magari..!

Cazzullo conclude così: “…perché ogni generazione ha la sua guerra da combattere, la sua crisi da superare. Allora era la guerra per non avere più fame…quella di oggi sarà la guerra contro la rassegnazione. Per ricostruire la fiducia in noi stessi e nell’avvenire… Potesse lo spirito del Natale futuro riportarci anche solo l’ombra dell’energia, l’eco della gioia di cui le nostre madri ed i nostri padri furono capaci, appunto settant’anni fa”.

Dedicato ai pediatri della mia generazione ed ai giovani. Fabrizio Fusco

“GIURO CHE NON AVRÒ PIÙ FAME”- ALDO CAZZULLO