Via Parigi, 11 - 00185 ROMA

PREVENZIONE E GESTIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA IN AMBIENTE DOMESTICO IN RELAZIONE ALLE PROCEDURE MESSE IN ATTO PER CONTRASTARE L’INFEZIONE DA VIRUS SARS-COV-2

 Per contrastare, prevenire e ridurre la diffusione dell’epidemia da virus SARS-CoV-2 il Governo italiano ha introdotto provvedimenti di Sanità Pubblica che hanno puntato soprattutto al distanziamento sociale: limitazione della circolazione delle persone e di allontanamento dalla propria residenza, domicilio. #IORESTOACASA# il punto di forza del decreto. È stata vietata ogni forma di assembramento, le scuole e le università sono state chiuse trasferendo la didattica su via telematica ed è stato promosso laddove possibile lo smart working. Alle nostre famiglie e soprattutto ai nostri bambini è stato chiesto di restare a casa aumentando rispetto al passato il loro tempo di permanenza in un ambiente, quale quello domestico, che può comunque nascondere dei rischi per la salute e potenziare se non vengono adottate determinate misure di sicurezza il contagio COVID-19. Molti genitori continuano ad uscire per andare al lavoro e per l’approvvigionamento di generi di prima necessità e per le commissioni urgenti. Al momento non è dimostrato che la trasmissione di COVID-19 derivi direttamente dal contatto con oggetti di uso comune sui quali il virus si depositerebbe, esistono però evidenze che virus appartenenti allo stesso gruppo (coronavirus, il virus della SARS e il virus della MERS) possono persistere su superfici inanimate fino a 9 giorni in funzione del materiale su cui si vengono a trovare, della quantità di fluido biologico, della concentrazione virale iniziale, della temperatura dell’aria e dell’umidità relativa, anche se non è stata dimostrata la loro capacità infettiva. Uno studio recente (1) ha dimostrato che il virus SARS-CoV-2 (responsabile della pandemia COVID-19), è rimasto vitale negli aerosol per tutta la durata dell’esperimento (3 ore), con una riduzione del titolo infettivo da 103,5 a 102,7 TCID50 (cioè al 50% della dose infettante) per litro di aria. Questa riduzione era simile a quella osservata con SARS-CoV-1. Inoltre, i ricercatori hanno sistemato una quantità nota di virus su diverse tipologie di superfici (rame, plastica, cartone, acciaio inossidabile) e successivamente hanno verificato il variare della capacità infettante del virus con il trascorrere delle ore, per 7 giorni. Hanno utilizzato condizioni ambientali simili a quelle di una normale abitazione (21-23° di T e 40% di umidità). La vitalità più lunga di entrambi i virus (SARS-CoV-2 e SARS-CoV-1) è stata osservata su acciaio inossidabile e plastica; l’emivita media stimata di SARS-CoV-2 era di circa 5,6 ore su acciaio inossidabile e 6,8 ore su plastica. Gli autori sostengono che i loro risultati indicano che la trasmissione di aerosol e fomiti di SARS-CoV-2 è plausibile, poiché il virus può rimanere vitale e infettivo negli aerosol per ore e su superfici fino a giorni. Sembra quindi possibile che il virus SARS-CoV-2 si possa diffondere e contagiare anche per via aerea ma i dati scientifici sono pochi e non del tutto concordanti. Si riconosce inoltre al Particolato (PM) la capacità di veicolare particelle biologiche o pseudobiologiche e quindi anche i virus, ma sebbene non sia ancora possibile attribuire alla contaminazione ambientale la maggiore diffusione del virus, va detto che le alte concentrazioni di Particolato (PM) aumentano la suscettibilità a malattie respiratorie e cardiovascolari ulteriore fattore di rischio per l’infezione da COVID-19 (2).

Appare chiaro, pertanto, quanto sia importante vigilare sulla qualità dell’aria indoor nella protezione, tutela e prevenzione della salute degli adulti e dei bambini e fornire ai genitori consigli utili e raccomandazioni adeguate affinchè negli ambienti domestici non si crei un rischio maggiore di malattia anche in termini di contagio da COVID-19. Il Gruppo FIMP Ambiente e Salute si è già interessato in maniera approfondita dell’argomento inquinamento indoor e rischio salute dedicando ad esso un Poster informativo per le famiglie; in questo vengono evidenziati quali sono gli inquinanti indoor che possono rappresentare un rischio per la salute, soprattutto in età pediatrica, e quali siano le misure da adottare per ridurne la presenza e quindi la possibilità di esposizione negli ambienti. Il Poster può essere scaricato dal sito della FIMP con una legenda dedicata che illustra come commentare i vari punti con i genitori (3). È di queste ultime settimane un documento redatto dal Gruppo di Lavoro ISS Ambiente e Qualità dell’Aria Indoor che aggiorna e rafforza alla luce della pandemia le informazioni sugli ambienti indoor descrivendo le misure generali da adottare sia in casa che negli ambienti di lavoro sintetizzandole in un Poster dedicato che è possibile scaricare dal sito dell’ISS (http://www.iss.it/infografiche) (4). A rinforzo di quelle già note, si riporta di seguito una breve sintesi sulle misure e azioni da adottare, su base giornaliera, nel periodo di permanenza forzato nelle abitazioni:

Garantire un buon ricambio dell’aria in tutti gli ambienti domestici, in maniera naturale, aprendo le finestre e i balconi con maggiore frequenza, in considerazione del fatto che alcuni ambienti sono diventate delle “nuove” postazioni di lavoro e di studio. L’aria esterna opera una sostituzione e un rinnovo di quella interna e una diluizione/riduzione delle concentrazioni di specifici inquinanti (es. i Composti Organici Volatili-COV, il Materiale Particellare PM10, solo per citarne alcuni), della CO2, degli odori, dell’umidità e dell’aerosol biologico presenti comunque nelle abitazioni.

Aprire, finestre e balconi che si affacciano sulle strade meno trafficate (anche in questo momento in cui il livello del traffico èmolto basso) e durante i periodi di minore passaggio di mezzi o lasciarle aperte laddove possibile la notte.

Negli ambienti/locali senza finestre (es. ripostigli, bagni, ecc.), ma dotati di ventilatori/estrattori questi devono essere mantenuti in funzione per tutto il tempo di permanenza per ridurre le concentrazioni delle varie sostanze nell’aria.

Nel caso in cui l’abitazione sia dotata di un impianto centralizzato di riscaldamento è opportuno mantenere idonee condizioni microclimatiche, evitare l’aria troppo secca e non dimenticare di mantenere un certo grado di umidità relativa (usualmente in un ambiente indoor domestico l’umidità relativa varia dal 30% al 70%). I filtri dell’aria di ricircolo in dotazione all’impianto vanno puliti regolarmente, in base alle indicazioni fornite dal produttore. La polvere catturata dai filtri rappresenta un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e funghi, e comunque di agenti biologici.

Evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sul filtro per non inalare sostanze inquinanti (es. COV), durante il funzionamento. Pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione con panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75% asciugando successivamente.

Leggere attentamente le etichette e le istruzioni d’uso prima di utilizzare qualsiasi prodotto. L’errato utilizzo o diluizione di un prodotto può ridurre l’efficacia della pulizia o portare a risultati finali inattesi. Inoltre l’uso eccessivo e ripetuto può causare irritazione delle vie respiratorie rendendole più vulnerabili a batteri e virus. È importante controllare i simboli di pericolo sulle etichette. Scegliere, se possibile, prodotti senza profumazione/fragranze e senza allergeni: il pulito non ha odore. Non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti ipoclorito di sodio, come la candeggina, con ammoniaca, o altre sostanze acide, ad esempio aceto, e non aggiungere ammoniaca ad anticalcare/disincrostanti.

Molti dei comuni prodotti utilizzati per la pulizia della casa se usati correttamente possono inattivare il virus SARS- CoV-2. Una particolare attenzione deve essere posta alle superfici toccate più frequentemente: porte, maniglie delle porte, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, telefoni cellulari, tastiera, telecomandi e stampanti. Utilizzare panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone e/o con alcool etilico al 75% o con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e le altre superfici (es. la candeggina sul mercato è generalmente al 5% o al 10% di contenuto di cloro), e allo 0,1% di cloro attivo per tutte le altre superfici da pulire, tenendo in considerazione la compatibilità con il materiale da detergere, l’uso e l’ambiente.

I detergenti a base di cloro non possono essere utilizzabili su tutti i materiali; i materiali compatibili con il loro uso sono il polivinilcloruro (PVC), il polietilene (PE), il polipropilene (PP), il poliacetale, il poliossimetilene (POM), il Buna-Gomma di nitrile, il poliestere bisfenolico, la fibra di vetro, il politetrafluoroetilene (teflon®), il silicone (SI), l’ Acrilonitrile Butadiene Stirene (ABS), il policarbonato (PC), il polisulfone, l’acciaio inossidabile (o inox), il titanio, mentre acciaio basso-legato, poliuretano, ferro e metalli in genere non sono compatibili.

Tutti i prodotti vanno usati con estrema cautela, indossando sempre i guanti ed evitando di creare schizzi e spruzzi. Quando i materiali o gli arredi non possono essere lavati (es. tappeti, moquette e materassi), utilizzare per la pulizia elettrodomestici che non comportino la diffusione di schizzi e spruzzi caldi durante la pulizia (es. a vapore) che potrebbero aerosolizzare nell’aria eventuali sostanze tossiche, allergeni e microrganismi patogeni.

Arieggiare le stanze/ambienti sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia, soprattutto se si utilizzano intensamente prodotti disinfettanti/detergenti che presentino sull’etichetta simboli di pericolo.

Assicurarsi che tutti i prodotti di pulizia siano tenuti fuori dalla portata dei bambini, dei ragazzi e degli animali da compagnia.

 Per quanto riguarda invece le raccomandazioni da seguire per l’uscita di casa e l’ingresso in casa al fine di ridurre la possibilità di contagio di COVID-19 di seguito alcune semplici regole:

Quando esci di casa

 Usa una mascherina di protezione che accolga naso, bocca e mento, indossa una giacca a maniche lunghe, raccogli i capelli e non indossare monili.

Se possibile non usare i mezzi pubblici, vai a piedi o con la tua automobile.

Cerca di non pagare in moneta contante, se utilizzi la moneta disinfetta poi le mani.

Quando tocchi superfici a rischio di contagio usa dei guanti monouso, o lavale subito dopo, o utilizza un gel disinfettante. Non toccarti il viso finché non hai le mani pulite.

Mantieni la distanza di 1 metro dalle persone e rispetta le norme in vigore per l’accesso nei luoghi pubblici (ingresso scaglionato e o per appuntamento).

Se tossisci e starnutisci usa un fazzoletto che accartoccerai e getterai in un secchio chiuso della spazzatura, in alternativa utilizza la piega del gomito.

Se esci con il tuo animale domestico non permettergli di sfregarsi sulle superfici esterne.

Quando rientri in casa

 Cambiati le scarpe sempre prima di entrare in casa.

Lascia la borsa, il portafoglio e le chiavi in una scatola all’ingresso. Lava bene tutte le aree esposte (mani, polsi, viso, collo).

Pulisci con un panno morbido imbevuto di acqua e candeggina le superfici di ciò che hai portato da fuori prima di riporle. Lava il telefono e gli occhiali con acqua e sapone o alcool.

Disinfetta opportunamente le zampe del tuo animale domestico.

Ricorda che non è possibile effettuare una disinfezione totale, ma l’obiettivo è ridurre il rischio.

BIBLIOGRAFIA

  1. Van Doremalen N. et al. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. N Engl J Med. 2020 Mar 17. https://nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMc2004973?query=RP
  2. Inquinamento Atmosferico e SARS-CoV-https://www.isde.it/wp-content/uploads/2020/03/bozza-INQUINAMENTO-ATMOSFERICO-E-SARS-CoV-2_Modonesi_REVC.pdf
  3. Poster FIMP Ambiente e Salute “Inquinamento Indoor “ 2018 https://www.fimp.pro/images/areetematiche/ambientesalute/POSTERCASA.pdf
  4. Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Qualità dell’aria indoor.Indicazioni ad per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2. Versione del 23 marzo 2020.Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 5/2020).

A cura di Stefania Russo, Area Ambiente e Salute FIMP

PREVENZIONE E GESTIONE DELLA QUALITÀ DELL’ARIA IN AMBIENTE DOMESTICO IN RELAZIONE ALLE PROCEDURE MESSE IN ATTO PER CONTRASTARE L’INFEZIONE DA VIRUS SARS-COV-2