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BASTA L’URINOCOLTURA PER FARE DIAGNOSI DI IVU?

BASTA L’URINOCOLTURA PER FARE DIAGNOSI DI IVU?

Progetto “Fare di più non significa fare meglio” Choosing Wisely Italia Le Raccomandazioni FIMP

Non fare diagnosi di Infezione delle Vie Urinarie in base al solo esame colturale delle urine.

L’urinocoltura va eseguita solo dopo aver riscontrato la presenza di leucociti e/o nitriti alla determinazione con multistick o all’esame microscopico delle urine oppure, nei casi particolarmente suggestivi, assieme all’esame urine stesso.

In assenza di un multistick o di un esame urine alterati, infatti, non è possibile valutare se l’eventuale positività dell’urinocoltura sia attribuibile ad una vera infezione urinaria, ad una contaminazione del campione o ad una batteriuria occasionale.

Per la raccolta del campione di urine è raccomandata la metodica del “mitto intermedio” (raccogliere in un contenitore sterile un campione di urina del mattino dopo aver scartato il primo getto).

Bibliografia essenziale

  1. https://www.europeanurology.com/article/S0302-2838(14)01181-6/fulltext
  2. https://www.nice.org.uk/guidance/CG54
  3. http://pediatrics.aappublications.org/content/pediatrics/early/2016/11/24/peds.2016-full.pdf
  4. https://emedicine.medscape.com/article/969643-overview

A cura di Mattia Doria, Segretario Nazionale alle Attività Scientifiche ed Etiche

BASTA L’URINOCOLTURA PER FARE DIAGNOSI DI IVU?